L’inadeguatezza del mondo e la letteratura come veleno

Silvia Plath, Anne Sexton, Amelia Rosselli, Marina Cvetaeva: donne sensibili che hanno percorso il filo sospeso sull’abisso dell’inadeguatezza del mondo e della vita.

La #poesia infine non può che essere rifiuto del mondo.

C’è qualcosa di ripugnante nel desiderio di intervenire sulla realtà. Ecco cosa non va e non può andare nella #politica. Il materialismo è la deriva ultima senza riscatto possibile. Il #materialismo e il #capitalismo sono la stessa cosa.

Costruisco a mani nude un’antologia per il ritorno alla A della #dottrina pura, incontaminata dal desiderio di irretire qualcun altro. La mente resta scettica sulle possibilità di incontrare gli occhi di un lettore, di una lettrice, che sappiano riconoscere il punto sublime nel giungere alla consapevolezza di chi non ha più bisogno di qualcuno che gli dica cosa deve fare, di chi più non crede nel potere.

Di chi, esecrandolo, lo irride.

Il mondo degli stolidi non sa che farsene della libertà, e presto la baratta con il primo tiranno a disposizione. Non c’è salvezza in vista, né condanna universale.

Ma il socialismo magico, non potrà affermarsi in questo secolo. Né ci sarà qualcuno che potrà sgomberare le macerie che hanno cambiato l’anarchia in violenza, mistificandone il contenuto mistico.

Dirai: è solo una questione di parole. E non avrò capito ciò che intendi,

AMELIA ROSSELLI 1997 – dal sito Disgrafie

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