Etere, Akasha आकाश

Abbiamo recentemente trattato il tema dell’etere dal punto di vista della (modesta) conoscenza scientifica che il nostro secolo ha raggiunto [cfr., su Fondazione M Etere come sostanza sottile che lega i mondi]; resta ora da aggiungere qualcosa che, non potendo definire verità, chiameremo letteratura intorno alla natura spirituale dell’etere.

Utilizzeremo il termine suggerito dal cerchio di studi sull’evoluzione della coscienza umana nato intorno all’opera di Max Theon e sua moglie Mary Christine Woodroffe, che sarebbe stata la medium attraverso cui i Maestri Invisibili hanno comunicato le istruzioni per l’evoluzione.

Accanto a loro giunse Mirra Alfassa, che avrebbe poi lavorato a lungo con Sri Aurobindo e che lui chiamava The Mother.

Al gruppo di Max Theon faceva riferimento anche Helena Petrovna Blavatsky, che entrò in contatto con il colonnello americano H.S. Olcott (che poi divenne suo marito) ed altre influenti personalità come A.P. Sinnett e C.W. Leadbeater che, muovendosi tra l’America, l’Inghilterra e l’India, nel 1875 fondarono la Società Teosofica.

L’espressione “Akasha” appare negli scritti della Blavatsky, poi sviluppata da Sinnett come struttura di supporto della memoria del cosmo, identica con la forza sottile che tutto pervade. Com’è stato notato, la nozione non è affatto nuova e si ritrova sostanzialmente identica per identificare le “tavole enochiane” degli “Aethyrs” di John Dee.

Olcott scrisse che soltanto “Nirvana” e “Akasha” sono condizioni eterne, implicando che esse non esistono e si dissolvono in Brahma, l’Essente: Akasha è la sua memoria di tutto; Nirvana la contemplazione perfetta, la chiara comprensione.

image: GOOD VIBES DRUGS GIF by FELIKS TOMASZ KONCZAKOWSKI

Secondo gli scritti della Società Teosofica, le esperienze da loro condotte avrebbero permesso di trascrivere messaggi di Maestri Ascesi, attraverso cui poter indicare la via per l’evoluzione della coscienza umana.

Naturalmente, occorre avvertire il Lettore che questa situazione ha condotto talora qualcuno ad abusare della credulità dei membri. Non riferiremo qui delle vicende che portarono all’espulsione di C.W. Leadbeater dalla Società Teosofica (poi reintegrato sotto la presidenza di Annie Besant); ci limiteremo a notare la somiglianza con i tentativi fatti da coloro i quali cercavano lo stesso risultato attraverso le tavole di John Dee, e cioè coloro i vari gruppi scissionisti dell’originaria Golden Dawn.

Alla linea della Società Teosofica fanno capo anche le rivelazioni ottenute con metodi analoghi, arricchite da lunghi viaggi in Tibet e nel Pamir, da Nikolaj ed Elena Roerich, che avrebbero continuato la trascrizione degli insegnamenti di KH, DK e Morya, trasfondendoli nel sistema poi chiamato Agni Yoga, per molti versi simile allo Yoga Integrale di Sri Aurobindo.

Helena Roerich è stata la prima traduttrice in russo della Dottrina segreta di Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), scritta originariamente in inglese, benché la Blavatsky fosse russa di nascita. Invitati in India da Jiddu Krishnamurti e dalla Società Teosofica, i Roerich si convincono che il Tibet deve essere il fondamento terreno di ogni comunicazione superiore.

Fondano nel Sikkim l’Istituto Himalayano di Ricerche Scientifiche Urusvati (“Luce della stella del mattino”), ed è qui che trascrivono le comunicazioni del Maestro Morya, lo stesso che aveva parlato alla Blavatsky e che diverranno il cuore della dottrina della Società Agni Yoga.

Movie on free access about the life and works of Nikolaj and Elena Roerich

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