Una spiegazione della Bhagavad-Gita, che permette a chi voglia utilizzarla di accedere operativamente al contenuto, di usarla come strumento di meditazione. Fondati sul testo commentato attraverso altri rimandi ai classici della tradizione Vaishnava (Purana Vishnu, Srimad Bhagavatan, Upanisad), i segmenti propongono una chiave di accesso semplice e veloce e allo stesso tempo complessa in quanto oggetto materiale e soggetto trascendente. I versetti sono più istruzioni che non semplici testi e, per la miglior comprensione ed efficacia, vanno utilizzati come frasi-seme.
In ogni volume si troverà la sintesi di tre canti del poema, che si si completano con un metodo operativo di meditazione, strumento di sostegno per affrontare le prove della vita.
Posologia
Questo documento si può leggere ordinariamente, sebbene non sia da pensare tecnicamente come un libro quanto come raccolta di istruzioni da innestare nella mente al mattino, al risveglio, secondo la seguente posologia:
- dopo aver lavato mani e faccia ed espulso i liquidi residui, preparare una tazza di acqua calda (si può ingentilire con tè, miele, orzo);
- berla più calda possibile, quindi prendere posizione seduta e dare lettura labiale delle istruzioni, cercando di mantenere una postura adatta, con colonna vertebrale eretta;
- accompagnare ogni versetto mediante inspirazione prima di enunciarlo e far seguire trattenimento del respiro per cinque secondi dopo ogni enunciato.
Immagine di copertina: Wikiwand.com Murti of Hindu deity Krishna License: CC BY-SA 2.0 – Usage terms: Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0
«Krsna al telefono»: l’opera intera si compone di sei volumi, ciascuno costruito su tre capitoli, secondo le modalità e le finalità indicate per farsi tecnica di meditazione, semplice ma per nulla superficiale.

Non fermarti! Prosegui la tua meditazione con tecniche più accessibili per entrare in contatto con il tuo Sé.

Non sottovalutare e non sopravvalutare questo metodo. Non sopravvalutarlo perché non potrai fare a meno di verificare e approfondire quanto potrai far qui in rapporto al testo completo della Bhagavad-Gita. Non sottovalutarlo perché…

Un occhio è lo studio, l’altro è la meditazione.

I quattro ordini sono strumenti per l’avanzamento.

Dal Grande Principio (Mahat) derivano tre tipi di ego: puro (Vaikarika), passionale (Taijasa), oscuro (Bhutadi). Non pensare di appartenere a questo o a quel tipo: l’ equilibrio è in ogni momento diverso.

Shiva governa su Tamas che è la mia indisponibilità a comprendere, Brahma su Rajas, che è puro sogno e illusione, Vishnu su Sattva.

Non sappiamo nulla, se non il cammino. Ecco il metodo.
