Isolamento e meditazione

Studiare è una delle attitudini dell’uomo (e della donna) di qualità superiori. Ma non va confuso lo studio sulla meditazione dalla meditazione in sé, proprio l’errore che Krsnamurti ci esorta ad evitare. Abbiamo detto tutto, ma non si è toccato il punto del come. Si tratta sempre e soltanto di tre semplici fasi: 1) sedere in una posizione comoda e stabilire una posizione salda, con la colonna vertebrale eretta. 2) raggiunta questa condizione minima, concentrare la mente sul centro delle sopracciglia, occhi chiusi o semichiusi. Osservare i pensieri che passano e lasciarli andare. 3) quando nessun pensiero è così intenso da prendere il sopravvento, rivestirsi di fiamma e irradiare. Tutto questo, in forma essenziale, non dura che un tempo compreso tra sette e dieci minuti. Meglio se si fa al risveglio (la mente è più sgombra) dopo aver lavato le mani e il viso e prima di fare colazione. Anche la sera va bene, prima di andare a dormire, ma a fine giornata l’ingombro dei pensieri è più invasivo. Per questo per quell’ora i Maestri consigliano un mantra, un salmo, una preghiera, l’orfica “offerta della voce” . Salute e difese immunitarie e voi tutti(e).

[dipinto di Nikolaj Roerich]

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