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E’ disponibile la versione elettronica del nuovo numero de
L’Unità Europea
N. 1/2016 |
Periodico del Movimento Federalista Europeo
Sezione italiana dell’Unione Europea dei Federalisti
e del World Federalist Movement |
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Il direttore Antonio Longo ne accompagna l’uscita con questa breve presentazione:
La chiamano crisi Schengen e leggono, in essa, la fine del progetto europeo. Molti media – un po’ in tutti i Paesi – dicono che l’Europa è finita, dando fiato ed amplificando il populismo anti-europeo. Si preparano a giustificare il ritorno dello stato-nazione, facendo credere ai cittadini che la loro sicurezza possa dipendere dal rafforzamento di questo feticcio: per questo tirano su i muri. Una scelta sciagurata perché antistorica, miserabile perché innesca processi di discriminazione senza fine. Ma è altrettanto sbagliato star fermi. Ciò che serve oggi è una passaggio deciso di sovranità all’Europa sul terreno della sicurezza. Come avvenne con la moneta unica vent’anni fa. La crisi finanziaria non ha infatti sfasciato l’Europa (malgrado i profeti di sventura) perché, per nostra fortuna, ci siamo dotati di strutture ‘federali’ (BCE) che gestiscono la moneta e garantiscono la stabilità del sistema. Ma nel campo della sicurezza gli Europei non hanno nulla di tutto ciò, nulla che li protegga: è proprio questo che trasforma la gestione del fenomeno migratorio in una crisi destabilizzante! Occorre dare all’Europa la ‘capacità di agire’ anche in quest’area. Dunque, l’unico modo per difendere Schengen è andare “oltre Schengen”: nell’immediato, una guardia europea di frontiera e una giurisdizione europea, come espressione di “una sovranità europea ai confini”. Possono essere questi i primi passi verso una politica estera e di difesa comune. Lo scudo politico per una società europea altrimenti sempre più smarrita. |
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