Alexis Tsipras, leader di Syriza, il partito che ha riportato il 36,34% dei voti alle elezioni in Grecia di domenica scorsa, dichiara: “Abbiamo scritto la Storia”. Il risultato è importante (nell’infografica ANSA sintesi del programma), ma mancano per 2 seggi non raggiunge la maggioranza assoluta Syriza deve ricorrere ad un accordo. Syriza tocca quota 149 seggi, mentre Nea Dimokratia (centro-destra) ne ha 76, e al 3/o posto si piazza il partito di estrema destra Alba Dorata con 17 seggi. Il leader di sinistra costruisce la sua coalizione e incassa il sì del partito Greci Indipendenti della destra anti-Memorandum di Panos Kammenos (Anel, di destra, 13 seggi). Il punto di congiunzione tra Greci Indipendenti e Syriza è l’avversione al Memorandum tra troika e precedente governo, divergenze tuttavia potrebbero manifestarsi sulle posizioni nazionaliste sull’immigrazione clandestina. L’accordo con Anel esclude che Syriza possa allearsi con To Potàmi (il Fiume), che come ha detto Stavros Theodorakis “non parteciperà al governo Syriza né gli darà il suo appoggio esterno dal momento che esso sarà formato con il partito Greci Indipendenti”.
Malgrado le difficoltà degli equilibri della politica, Tispras ha detto “E’ la vittoria del popolo che si è mobilitato contro l’austerità”.