Il Parlamento europeo ratifica l’accordo di associazione UE-Ucraina

Il Parlamento europeo martedì a Strasburgo ha dato il suo consenso all’accordo di associazione UE-Ucraina, che include una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA). Tale accordo è stato inoltre ratificato in contemporanea dal Parlamento ucraino a Kiev. L’accordo sancirà un’associazione politica profonda e l’integrazione economica tra l’UE e l’Ucraina e fornirà l’accesso libero e reciproco al mercato.

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I deputati hanno approvato l’accordo con 535 voti favorevoli, 127 contrari e 35 astensioni.

Il relatore Jacek Saryusz-Wolski (PPE, PL) prima della votazione ha dichiarato che “grazie a questa ratifica, la scelta europea dell’Ucraina sarà istituzionalizzata e legherà il futuro dell’UE e dell’Ucraina. La società ucraina ha pagato il prezzo più alto per le sue aspirazioni europee, piangendo la morte di numerose persone, subendo l’occupazione territoriale da parte della Russia e assistendo al deterioramento delle condizioni economiche. Con questa ratifica, l’UE fornisce all’Ucraina un importante sostegno, nonostante la deplorevole proposta di ritardare l’attuazione dell’accordo”, ha proseguito. Ha quindi aggiunto che l’accordo “non rappresentava un obiettivo definitivo per le relazioni UE-Ucraina”, sottolineando come il futuro comune dell’UE e dell’Ucraina debba ora essere protetto dalle aggressioni russe, introducendo “sanzioni sempre più pesanti fintanto che il prezzo per la Russia sarà troppo alto per sostenere la sua politica”.

“Questo è un momento storico”, ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, rivolgendosi ai parlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo e a Kiev tramite collegamento video. “I due Parlamenti hanno deciso liberamente di votare oggi allo stesso tempo su questo accordo. Questa è la libera democrazia, l’opposto della democrazia assistita. Il Parlamento europeo ha sempre difeso l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e continuerà a farlo”, ha concluso.

Poco prima che il Parlamento ucraino ratificasse l’accordo, il Presidente Poroshenko ha dichiarato: “Gli ucraini hanno invertito il treno espresso con destinazione l’Est e mi auguro che anche il voto di oggi ne sia una conferma. Le nostre ratifiche sincronizzate rappresenteranno una festa, non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Europa, perché senza l’Ucraina non c’è un’Europa unita. Vorrei ringraziare l’Europa per il sostegno che ci ha fornito in questi tempi difficili. Colgo l’occasione per sottolineare al nostro governo che l’UE, come contropartita, ci richiede una cosa: le riforme. Vi esorto a non ritardarle in alcun modo”.

Punti salienti dell’accordo

L’accordo prevede sia un’associazione politica sia la creazione di un’area di libero scambio. Le disposizioni politiche avvicinano l’Ucraina all’Unione europea, aprendo nuovi canali di dialogo politico e stabilendo regole di base per la cooperazione in settori quali l’energia, i trasporti e l’istruzione. L’Ucraina dovrà ora attuare le riforme e rispettare i principi democratici, i diritti umani e lo Stato di diritto.

Tra le altre disposizioni, l’accordo prevede una maggiore circolazione dei lavoratori, fissa obiettivi per la creazione di un regime di esenzione dal visto e allinea i sistemi regolamentari delle due parti, fissando calendari dettagliati per l’Ucraina per trasporre parti della legislazione comunitaria nella sua legislazione nazionale e applicarli.

La parte “globale e approfondita” dell’accordo di libero scambio integra in modo sostanziale i mercati UE e quelli dell’Ucraina, smantellando i dazi sulle importazioni e introducendo un divieto di altre restrizioni commerciali, anche se con specifiche limitazioni e periodi di transizione in aree “sensibili”, come il commercio di prodotti agricoli. L’accordo, inoltre, integrerà parzialmente i mercati degli appalti pubblici.

Entrata in vigore dell’accordo

Il voto odierno sia del Parlamento UE sia dell’Ucraina permette un’applicazione provvisoria dell’accordo, ma la data esatta deve ancora essere confermata dal Consiglio. Per avere il pieno effetto giuridico, l’accordo deve essere ratificato dai 28 Stati membri dell’UE. Finora, è stato ratificato da sei Stati membri ma potrebbero essere necessari molti anni prima che il processo sia completato in tutti gli Stati membri.

Era stato inizialmente previsto di far entrare in vigore le nuove regole dal 1° novembre di quest’anno, ma lo scorso venerdì 12 settembre, l’UE, l’Ucraina e la Russia si sono accordate verbalmente per ritardare l’entrata in vigore provvisoria delle norme commerciali al 31 dicembre 2015.

La Commissione europea ha dichiarato che continuerà ad applicare le “preferenze commerciali autonome” dell’UE all’Ucraina, le quali – in concreto – apriranno unilateralmente il mercato UE all’Ucraina. Una decisione per prolungare queste preferenze dovrebbe essere presto approvata dal Parlamento europeo.

Parlamento europeo

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