Il Dio Caprone

Gorgia interpreta e suona i suoi accordi con una M38 e canta e agita campanacci. Il testo è un brano di Cesare Pavese, tratto dalla raccolta "Lavorare stanca", da cui quattro poesie furono depurate dall’ufficio censura della prefettura fiorentina “per motivi morali” (oltre a Il dio-caprone, I pensieri di Dina, Balletto, Paternità). Com'è noto, sono scaduti i diritti d'autore, essendo decorsi i 70 anni dal 1950.

Gorgia interpreta e suona i suoi accordi con una Martin 0000/M38 e canta e agita campanacci.
Il testo è un brano di Cesare Pavese, tratto dalla raccolta “Lavorare stanca

da cui quattro poesie furono depurate dall’ufficio censura della prefettura fiorentina “per motivi morali” (oltre a Il dio-caprone, I pensieri di Dina, Balletto, Paternità). Com’è noto, sono scaduti i diritti d’autore, essendo decorsi i 70 anni dal 1950. E questo è un segno acustico, per un poeta che ama il blues. In nota, una delle ultime poesie scritte da Pavese s’intitola «Last blues, to be read some day»

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