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Stralcio da Diorama del 21/12/2015
Il contenuto del poderoso studio, che conta ben 470 pagine, riguarda un percorso di ricerca spirituale che affonda le sue radici nella tradizione ebraica da cui tutto il pensiero dell’occidente si divarica e affronta una esegesi a più livelli che esplora il labirinto dei simboli, delle parole chiave contenute nei testi sacri e il mistero delle origini della nostra religiosità. E non solo. La dimensione religiosa è solo uno degli aspetti che Davide Crimi affronta, ma egli analizza anche l’uso che il potere da sempre ne ha fatto ai fini del controllo delle masse e della manipolazione sociale che le posizioni egemoni hanno nei secoli perpetrato per mantenere quelle posizioni stesse al riparo dagli attacchi delle intelligenze critiche e delle cosiddette eresie rispetto al pensiero dominante.
“Questo scritto – ha detto Raimondi – appare come il resoconto di un tentativo di andare dritto all’essenziale, di un desiderio di comprendere il mistero delle origini attraverso il linguaggio del Libro dei Libri, la Bibbia, e pertanto del tentativo di comprendere l’ebraismo. “L’ebraismo per i non ebrei” così viene introdotto questo studio delle dottrine del popolo del Libro, quella Bibbia da cui dipendono per continuità dottrinale i Vangeli e il Corano, portandoci così ad un opportuno e storicamente necessario approfondimento dei rapporti che legano l’ebraismo al cattolicesimo e all’islam, tre diversi percorsi religiosi che spesso nella tormentata storia degli ultimi duemila anni si sono incontrati e scontrati, ma che ancora oggi mantengono radici comuni, e questo è un dato che i recenti sanguinosi accadimenti e un certo tipo di irrazionale integralismo non possono cambiare”.
Perché – sostiene Davide Crimi – “se non si vuole pensare all’Occidente come ad una società corrotta e declinante, occorre fare leva sulla sua capacità di incrociare pensieri e culture provenienti da estrazioni diverse”. Davide Crimi si occupa di politiche di sviluppo a livello locale con competenze specifiche per la costruzione di partenariati e la condivisione di informazioni e documenti, sia a livello strategico che a livello manageriale. Attualmente è impegnato nel progetto di una Fondazione Mediterraneo in cui raccogliere le diverse edizioni di cui dispone dei Libri Sacri della tradizione ebraica, cristiana e islamica, nelle lingue originali (ebraico, greco, latino, arabo) con traduzione nelle principali lingue europee (inglese, francese, italiano). Questo centro, che è il fulcro del progetto Fondazione M, è un luogo di scambio e di viaggio per la reciproca comprensione tra Oriente e Occidente.