
Finalmente disponibile il catalogo delle opere di Nino Scandurra.
Antonino Scandurra è nato nel 1950 in una viuzza incantevole dell’isola di Ortigia: la via dei Candelai, a lui tanto cara, che dal colle del Tempio di Minerva degrada alla Porta della Marina. Già nelle opere giovanili è evidente un tratto cubista ispirato e imbevuto di spiriti simbolici e metafisici che si manifestano nella concretezza solida, tendenzialmente scultorea, di volumi squadrati e traiettorie rettificate in scenografie di piani prospettici.La pittura di Nino Scandurra può essere definita nel segno del cubismo costruttivista. Ma forse non ha bisogno tanto di definizioni quanto e più voracemente, chiede a gran voce che sia restituita la parola perduta. Ecco così l’approdare alla porta del tempio come uscita dal labirinto (di cui rimangon traccia le vestigia), portato come da un tappeto volante. Il cubismo è quello di prima maniera, pre-analitico e pre-sintetico. L’elemento costruttivista sta nella concezione edificante che respinge l’astrazione pura e chiude il recinto stabile di una costruzione formale. Non è un neo-costruttivismo, perché in tal caso nella struttura a giudizio ipotetico dovrebbe mancare la componente ideologica e simbolica, che invece in Scandurra è l’elemento chiave.
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L’ha ribloggato su Fondazione Me ha commentato:
Un catalogo dei colori e delle forme dell’anima