Il caso Libia e il futuro delle relazioni con il Mediterraneo

Comunicato Stampa

La politica europea di vicinato in crisi?

Catania, 2 luglio 2015

Quali sono le principali cause dell’attuale crisi in Libia? Quali sono le sfide che l’instabilità libica pone all’Europa e al Nordafrica? Qual è stato il ruolo dell’Unione europea (Ue) e dei suoi Stati membri nell’attuale scenario di crisi? E come affrontare la stabilizzazione del Paese in un’ottica di lungo periodo?

Queste sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere nel corso della conferenza “La politica europea di vicinato in crisi? Il caso Libia e il futuro delle relazioni con il Mediterraneo”, che si terrà mercoledì 2 luglio dalle ore 15:00 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania. L’incontro, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con l’Università di Catania e l’Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma, è il secondo di una serie di seminari promossi dalla Commissione europea sulla politica di europea di vicinato e le sue principali sfide.

I risultati di questo incontro, e i contributi elaborati nell’ambito degli altri seminari organizzati in altre città italiane (Trento e Torino), saranno presentati e discussi in occasione del Festival Internazionale 2015 di Ferrara, che si svolgerà dal 3 al 5 ottobre con la partecipazione dell’Alto Rappresentante dell’UE Federica Mogherini.

La situazione in una Libia ormai nel dramma della guerra civile ha messo in luce le dirette ripercussioni che le crisi nel “vicinato” hanno sull’Unione europea. La caduta del regime di Gheddafi – sostenuta da un divisivo intervento militare sotto la bandiera della NATO – ha trovato l’UE impreparata. La debole missione messa in campo dall’Unione (EUBAM Libya) non ha risposto alle urgenti esigenze di pacificazione e ricostruzione di cui il paese aveva bisogno. L’instabilità interna della Libia alimenta importanti flussi migratori verso l’Europa e rappresenta una fonte di instabilità per tutta la regione nordafricana, con implicazioni per la sicurezza interna degli Stati europei. L’UE ha per ora scelto di sostenere il rafforzamento, perseguito dall’ONU, di un governo di unità nazionale libico che possa anche sconfiggere l’impellente minaccia terroristica. Questa soluzione si prospetta tuttavia di breve periodo e potrebbe non bastare a scongiurare il pericolo dell’allargamento del conflitto.

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