L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI EUROPA

Riunione congiunta delle strutture locali delle reti di informazione comunitaria   

La riunione inter-reti svoltasi a Trieste, 24-25 Novembre 2009 è stata un importante momento di verifica e approfondimento sul tema “Comunicare l’Europa”. Importante per vari ordini di ragioni, tra cui si può partire dal fatto che questa è stata la prima riunione presieduta dal direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Lucio Battistotti, pensata come assemblea congiunta tra le diverse reti (EUROPE DIRECT, EURODESK, CDE, EURES).   

Gli interventi qualificati del direttore medesimo, di Clara Albani (direttrice dell’ufficio di informazione per l’Italia del Parlamento Europeo), di Anna Maria Villa (coordinatore ufficio per la cittadinanza europea del dip. politiche comunitarie della presidenza del Consiglio dei Ministri) hanno prodotto gli argomenti nella direzione dell’attuale stato di attuazione delle politiche europee.   In primo luogo, dunque, l’adozione del Trattato di Lisbona (le cui novità principali sono date soprattutto dalla durata in carica del Presidente dell’Unione – che passa da sei mesi a 2 anni e mezzo – la nomina del Ministro degli Esteri) stabilendo dunque le condizioni per una nuova fase delle istituzioni europee.   

L’importanza comunitaria dell’evento è stata testimoniata dalla presenza di Diane Wallis – vice presidente del ParlamentoEuropeo – e di Christian Meseth – della Direzione Generale comunicazione, che hanno posto in risalto con le loro relazioni l’importanza della comunicazione aperta ai cittadini.   

Un capitolo speciale del seminario è stato dedicato al segmento più sensibile della comunicazione e cioè i giovani.  Su questo versante, l’attenzione qualificata dalla presenza del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni e del direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani Paolo Di Caro, hanno sollecitato creatività e innovazione come strumenti per un cambiamento sostenibile e partecipato.  I lavori dell’ “open space” hanno infine dato luogo alla parte applicativa del seminario, definendo non soltanto la comune metodologia di lavoro ma anche un interessante carosello di idee – progetto che, così come convenuto durante la riunione di coordinamento Europe Direct presieduta da Vittorio Calaprice, si potrebbe sviluppare come azione di rete, dove il progetto si articola in una pluralità di linee concrete, singoli moduli che possono essere posti in essere da nuclei interattivi e di diverse regioni.   

Il meeting di Trieste si è dunque concluso con una forte tensione verso la nuova fase delle attività di rete, più integrata e interattiva e protesa al consolidamento del percorso di eccellenza sin qui svolto dall’Italia, con un rinnovato slancio che consegue alla nuova fase aperta dall’adozione del Trattato di Lisbona.

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