ITALIA / CINA

31 ottobre 2008 – Ha avuto luogo presso la sede di via Tempio – Politiche Comunitarie e Relazioni Internazionali – l’incontro preparatorio per un prossimo seminario sui rapporti di collaborazione Italia / Cina, con particolare riferimento al coinvolgimento delle realtà territoriali locali.

Ai lavori, Introdotti da Antonio Piceno, Dirigente Responsabile dell’Ufficio Speciale Cooperazione Decentrata allo Sviluppo e alla Solidarietà Internazionale della Regione Siciliana, e moderati dal dott. Marcello Messina di InvestiaCatania, hanno preso parte esponenti del Distretto Etna Valley (ing. Raffa, dott. Vecchio), ST Microlectronics (ing. Galluzzo, ing. Marino), società Ernest & Young (dott. Carbone), Unioncamere (dott. Finocchiaro), Comune di Catania (ing. Greco) e le strutture di comunicazione europea a livello locale Europe Direct per il Comune di Catania (dott. Crimi) ed European Enterprises Network per la Provincia di Catania (dott. Messina).

Il dott. Giulio Lamanda, del Ministero Affari Esteri, ha illustrato l’argomento partendo dal Memorandum of Understanding Italia / Cina del 2006, con il quale è stato dato avvio ad un percorso non più necessariamente connesso a livello nazionale ma “a geometria variabile” e come tale interessante anche a livello territoriale locale, con discreta possibilità di svolgere attività di cooperazione in autonomia.  Nella sua ricca relazione, il dott. Lamanda ha diffusamente parlato del sistema industriale del Guangdong e della sua città più innovativa, Shenzhen, costruita non più di 30 anni fa, con una popolazione che ha un’età media di 26 anni e 9 milioni di abitanti.  Intorno a questa realtà così innovativa e proiettata alla trasformazione del territorio, esiste tutta una serie di “città prodotto” che si estendono fino a Macao, con un sistema reticolare di relazioni estremamente interessante e che oggi si apre ad un rinnovato interesse per il confronto con l’Europa – e specialmente con l’Italia – puntando alla realizzazione di interventi concreti su alcuni principali filoni applicativi come l’elettronica applicata all’ambiente, l’urbanistica e la pianificazione strategica, la musica lirica.  I numerosi spunti conducono ad una sintesi per punti che può essere così riassunta:

  • valorizzazione dell’industria del territorio siciliano in rapporto a quel che attualmente offre, tenuto conto che questo incontra una domanda da parte della Cina che già esiste;
  • applicazione a nuove filiere, estensione dell’indotto, innovazione;
  • elaborazione di piani di offerta insediativa e potenziali localizzazioni per investimenti di imprenditori cinesi (zone franche urbane, agevolazioni, etc.)

L’intenso dibattito ha manifestato gradimento per l’impostazione condivisa e concertata di queste politiche, dando rilievo all’opportunità di collobarazione tra i sistemi economici locali, l’imprenditoria e la comunicazione interistituzionale.

Particolare attenzione è stata posta allo strumento della pianificazione strategica che, oltre ad essere il più opportuno strumento di collaborazione pubblico / privato alla scala locale, costituisce un ambito trasversale di convergenza delle politiche sulla città che può ben essere oggetto di dialogo con uno dei principali interlocutori che è la facoltà di architettura di Shenzhen.

La riunione si è chiusa con l’impegno di continuare queste attività preparatorie con il fine di dare struttura ai punti sopra definiti.

Report ufficiale:

Resoconto incontro indetto da Regione Sicilia presso Investiacatania in data 31 ottobre 2008.

 

31 ottobre 2008 u.s. ha avuto luogo presso la sede di via Tempio – Politiche Comunitarie e Relazioni Internazionali – di Catania, l’incontro indetto dalla Regione Sicilia  in relazione al programma multiregionale di partenariati territoriali che il MAE sviluppa con la Cina, in approfondimento del protocollo di collaborazione che la Regione Sicilia ha attivato con il MAE.

L’incontro ha consentito, in particolare, di mettere a fuoco l’ipotesi di collegamento tra il sistema universitario ed industriale di Catania con gli omologhi istituti di Shenzhen, in Guangdong, sulle tematiche dell’innovazione e della collaborazione tecnologica ed industriale. Ciò anche in vista dell’imminente Convegno organizzato da INVITALIA a Canton  per iniziativa del DPS-Ministero dello Sviluppo Economico e del Coordinamento Italia-Cina del MAE, che avrà come tema la presentazione delle opportunità di investimento in Italia per operatori cinesi.

Ai lavori, introdotti da Antonio Piceno, Dirigente Responsabile dell’Ufficio Speciale Cooperazione Decentrata allo Sviluppo e alla Solidarietà Internazionale della Regione Siciliana, e moderati dal dott. Marcello Messina di InvestiaCatania, hanno preso parte, oltre al sottoscritto, esponenti del Distretto Etna Valley (ing. Raffa, dott. Vecchio), ST Microlectronics (ing. Galluzzo, ing. Marino), società Ernest & Young (dott. Carbone), Unioncamere (dott. Finocchiaro), Comune di Catania (ing. Greco) e le strutture di comunicazione europea a livello locale Europe Direct per il Comune di Catania (dott. Crimi) ed European Enterprises Network per la Provincia di Catania (dott. Messina).

Nel corso dei lavori ho esposto lo stato del programma di partenariato multiregionale con la Cina, e l’opportunità che attraverso di esso si offre alla Regione Sicilia di far parte di un vasto Programma Paese promosso dal MAE, nel cui ambito valorizzare le competenze regionali e le linee programmatiche destinate alla internazionalizzazione. Ho poi posto in luce le speciali occasioni di collaborazione che si aprono nei confronti della Provincia cinese del Guangdong, che ha sottoscritto un Action Plan bilaterale su molteplici temi di collaborazione in ambito economico, culturale ed istituzionale. Nel Guangdong è insediato il nerbo del sistema industriale cinese, ed in particolare quello legato alla microelettronica. Segnalando altresì che, nel corso della ultima missione di partenariato, svoltasi nel luglio u.s., la locale Università di Shenzhen aveva manifestato interesse a collaborare con Università italiane collegate a distretti industriali. Conversazioni nel cui ambito era già stata annunciata la speciale caratterizzazione di Catania in questo senso.

Nel corso della riunione è emersa una spiccata conoscenza della realtà cinese da parte dei manager industriali presenti (STM e membri del Distretto Etna Valley), ed idee per estendere il partenariato scientifico ed industriale con la Provincia del Guangdong sono state manifestate dai rappresentanti  delle istituzioni locali presenti, anche in vista di un programma specifico di attrazione di investimenti cinesi nel territorio siciliano.

In sintesi le conclusioni e le proposte emerse sono le seguenti:

1.      La Direzione della STM assicurerà una presenza di propri manager al Convegno di Canton organizzato da INVITALIA, con funzione di testimonianza sulla felice esperienza di sviluppo in Sicilia della multinazionale, ed in particolare sulla metodologia di integrazione con i dipartimenti universitari per la ricerca applicata (laboratori universitari per 1.000 mq operano all’interno dell’azienda).

2.      Investiacatania, unitamente al Distretto ETNAVALLEY, si impegna a compiere:

·         una rapida rassegna degli interessi degli imprenditori associati, in modo da individuare prodotti o linee di ricerca suscettibili di joint-venture con operatori dell’industria microelettronica cinese, nei settori di particolare specializzazione del distretto catanese (elettronica per l’automotive, elettronica applicata al recupero energetico ed al trattamento di emissioni inquinanti dell’industria);

·        Un approfondimento, d’intesa con le rappresentanze industriali territoriali ed STM, delle modalità per la individuazione di linee di prodotto innovative da sviluppare con partner cinesi, particolarmente nel settore dell’elettronica applicata alla qualità urbana (edilizia, gestione servizi, diffusione di servizi culturali) settore di speciale interesse per il Partenariato con il Guangdong. A questo scopo si prevede di attivare uno scambio di idee con le Facoltà di Architettura ed Ingegneria di Catania, Siracusa, Palermo e Reggio Calabria (quest’ultima già da tempo attiva nei lavori del Comitato Italia Cina), per verificare la possibilità di costituire un tavolo misto con le facoltà e le imprese del Guangdong.

3.      In materia di attrazione di investimenti oltre alle opportunità di collaborazione produttiva che potrebbero emergere dai temi sopra indicati, è stata segnalata la possibilità di sottoporre alla attenzione di investitori cinesi i progetti di sviluppo territoriale che risultano dalla pianificazione strategica di cui è oggetto il territorio di Catania. Tra queste, la possibilità di partecipare agli investimenti ed alle operazioni previsti nell’ambito delle Zone Franche Urbane, dove è prevista la localizzazione di operatori commerciali cinesi. 

4.      Particolare attenzione è stata posta allo strumento della pianificazione strategica che, oltre ad essere strumento di collaborazione pubblico / privato alla scala locale, offre un quadro trasversale di convergenza delle politiche sulla città che può ben essere oggetto di dialogo con gli  interlocutori universitari ed istituzionali del Guangdong.

Oltre alla testimonianza di cui al punto 1 precedente, si verificherà la possibilità di organizzare nel corso della giornata di incontri prevista a Canton uno scambio diretto tra operatori cinesi e rappresentanti del sistema catanese.

La riunione si è chiusa con l’impegno di continuare le attività preparatorie con il fine di dare struttura ai punti sopra definiti. Per una messa a punto è previsto un ulteriore incontro a Catania nella seconda metà di novembre.

Red. G.Lamanda

10 Novembre 2008-11-07

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