Larissa, 22 Marzo 2024. Sviluppando relazioni di internazionalizzazione, Amenanos Festival, attivo dal 2019 per la diffusione della cultura mediterranea e l’uso didattico del teatro, ha consolidato una partnership con la Grecia che conduce all’ odierno risultato.
I Licei italiani e una rappresentanza di Licei greci sono andati in scena al teatro antico di Larissa, in Tessaglia, sotto il monte Olimpo, con loro elaborazioni di drammi del repertorio tradizionale.
A questa realizzazione hanno contribuito, oltre all’ organizzazione (Associazioni culturali DIDE e TETIDE), i partner istituzionali: Assemblea Regionale Siciliana – ARS; Assessorato ai Beni Culturali e dell’identità siciliana; la Città di Catania; la Città di Ostuni;
la Città di Larissa; la Rete dell’Istruzione Secondaria della Regione di Tessaglia;
l’Ente Nazionale Greco del Turismo (EOT).
Il successo dell’ evento è stato proporzionale all’ entusiasmo dei ragazzi. Di fronte a questa ondata di energia, è importante il lavoro di tessitura istituzionale in via di consolidamento, del quale si attendono a breve nuove realizzazioni.
È stata sottolineata la qualità dei lavori prodotti dalle Scuole, il potenziale della collaborazione tra Istituzioni per sostenere forme di scambio che si innestano sul patrimonio culturale del Mediterraneo e sulla riattivazione di una koiné di reciproca comprensione e di evoluzione fondata sulla didattica e sulla trasmissione dei valori.
Altro punto di rilevante significato è la consistente analogia della condizione dei siti archeologici dei teatri antichi di Larissa e di Catania, entrambi per secoli sepolti sotto le case, riscoperti negli anni ’80 e portati alla fruizione nel secondo decennio di questo XXI secolo.
In ultimo, ma non certo per importanza, la vicinanza delle due città a montagne del mito profondo: Larissa e l’Olimpo, Catania e l’Etna. Queste coordinate permettono di immaginare una collaborazione che è al di là del semplice volere umano e che declinano un’Europa di solidarietà e di cooperazione, invece che competitività e conflitto.
Confidiamo che questa azione possa trovare riconoscimento presso le istituzioni europee e che queste volgano la loro attenzione dalle funeste politiche di guerra di questi anni ’20 ad una rinnovata e contemporanea tensione verso la comprensione reciproca, il superamento delle barriere culturali, l’arte come luce spirituale.
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