…eh no, non è quel che pensavi. Ci risiamo. Ci sei caduto dentro un’altra volta. Ancora illusioni: ma senza illusioni non si vive. Guardale scorrere e fa che la tua vita non si fermi. Esistenziale è star saldi che la vita non sia altro che la scuola per formare la coscienza. Se così non fosse, nulla importa. Se è così, il destino è libertà.

.
Volevo fare arte d’avanguardia e mi hanno detto che non sapevo danzare. Volevo distruggere i testi e renderli incomprensibili e mi hanno detto che avrei dovuto essere più comunicativo. Ho preteso di mettere in discussione il materialismo storico e avete sogghignato. Volevo mettere le condizioni per sconfiggere il capitalismo e mi avete detto che non mi avrebbero pagato. Ho detto che dei soldi me ne infischio e mi invitate al suicidio. Cosa volete che m’importi di voi?
*
ALL’AMATO ME STESSO
di Vladimir Majakovskij
Quattro pesanti colpi.
“A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio”.
Ma uno come me dove potrà ficcarsi?
Dove mi si è apprestata una tana?
S’io fossi piccolo come il grande oceano,
mi leverei sulla punta dei piedi delle onde
con l’alta marea,
accarezzando la luna.
Dove trovare un’amata uguale a me?
Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
O s’io fossi povero come un miliardario..
Che cos’è il denaro per l’anima?
Un ladro insaziabile s’annida in essa:
all’orda sfrenata di tutti i miei desideri
non basta l’oro di tutte le Californie!
S’io fossi balbuziente come Dante o Petrarca…
Accendere l’anima per una sola,
ordinarle coi versi…
Struggersi in cenere.
E le parole e il mio amore
sarebbero un arco di trionfo:
pomposamente senza lasciar traccia
vi passerebbero sotto
le amanti di tutti i secoli.
O s’io fossi silenzioso, umil tuono…
Gemerei stringendo
con un brivido l’intrepido eremo della terra…
Seguiterò a squarciagola
con la mia voce immensa.
Le comete torceranno le braccia fiammeggianti,
gettandosi a capofitto dalla malinconia.
Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
s’io fossi appannato come il sole…
Che bisogno ho io d’abbeverare col mio splendore il grembo dimagrato della terra?
Passerò trascinando il mio enorme amore
in quale notte delirante e malaticcia?
Da quali Golia fui concepito
così grande,
così inutile?
.
