Tutti ricordiamo dell’incendio subito il 4 marzo dalla Città della Scienza a Napoli, con le immagini che si sono impresse nella memoria collettiva come manifestazione del dolore di quell’Italia che desidera affermare il sapere come strumento della libertà e che sembrava in quel momento soccombere a forze oscure, nascoste. L’indomita tempra dei napoletani più veri ci dimostra oggi che la Città della Scienza si è prontamente rialzata e celebra oggi, esempio a noi tutti, un momento di riflessione sull’idea più autentica di Europa: quella del sapere condiviso, degli spazi pubblici, per ogni persona, opportunità di crescita materiale, psicologica e spirituale.
