L’Unione Europea vincitrice del premio Nobel per la Pace

 

Il comitato norvegese promotore ha deciso di assegnare il premio Nobel per la pace all’Unione Europea, quale riconoscimento per aver contribuito al mantenimento della pace e della prosperità in Europa per oltre sessant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, nonché aver promosso la riconciliazione, la diffusione della democrazia e la promozione dei diritti umani.

Tale impegno dell’Ue, corrisponde a quella “fratellanza tra le nazioni” idealizzata da Alfred Nobel nel suo testamento del 1985.

Non sono mancati alcuni rilievi critici, tra i quali l’obiezione per cui a rappresentare l’Unione ad Oslo, sarebbe dovuto andare un comune cittadino europeo, a sottolineare che l’Unione non è fatta solo da istituzioni e presidenti, ma, prima di tutto, da cittadini, da persone concrete.

Non è la prima volta che un’organizzazione internazionale ottiene il prestigioso riconoscimento. La croce rossa lo ha vinto per ben tre volte in passato, così come l’alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite nel 1954 e 1981. In totale, 24 organizzazioni di vario tipo, hanno vinto il premio nel corso della storia.

I tre presidenti

I tre leader Europei hanno tutti accolto con soddisfazione ed entusiasmo, l’annuncio del board norvegese.

Secondo il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy, tale riconoscimento ci dice che l’Unione Europea è la più importante istituzione per la pace mai creata e che tutti i cittadini europei ne dovrebbero essere orgogliosi.

Dello stesso avviso, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha affermato che il premio rappresenta “un messaggio molto importante per l’Europa: sottolinea quanto l’Ue sia preziosa, da tutelare per il bene degli europei e per il bene del mondo intero”.

Il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, ha sottolineato come tale premio “è destinato a tutti i cittadini europei, in quanto l’Unione ha pacificato il continente, riunendo quelli che in passato erano nemici”.

A rappresentare l’Unione ad Oslo, non un singolo individuo, ma i 3 presidenti delle maggiori istituzioni europee: il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.

Saranno inoltre presenti i quattro giovani vincitori del concorso online organizzato dall’Ue.

La somma in denaro che l’Unione Europea ha ricevuto contestualmente al riconoscimento, verrà destinata a progetti che sostengono i bambini vittime della guerra e dei conflitti.

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