Il 26 Ottobre 2012, il Parlamento europeo ha assegnato a due attivisti iraniani per i diritti umani, l’annuale premio Sakharov per la libertà di pensiero.
Il premio Sakharov viene annualmente assegnato dall’Europarlamento dal 1988, anno in cui per la prima volta venne assegnato al dissidente fisico e musicista sovietico Andrei Sakharov, restando tra le attività del Parlamento europeo come momento simbolico per l’attribuzione a coloro che si distinguono per aver attivamente contribuito alla lotta per i diritti umani e la democrazia.
Secondo il presidente del Parlamento europeo, Schulz: “I due iraniani, un uomo e una donna, sono stati insigniti del premio come riconoscimento a due persone che non si sono inchinate di fronte alla paura e all’intimidazione e che hanno deciso di porre il destino del loro Paese prima del proprio.”
Nasrin Sotoudeh è nata nel 1963, è un avvocato, sostenitore dei diritti umani. Ha rappresentato attivisti dell’opposizione imprigionati a seguito delle controversie scaturite dopo le elezioni presidenziali del Giugno 2009, prigionieri politici, giovani attivisti contro la pena di morte e donne. E’ stata arrestata e rinchiusa in una cella di isolamento nel Settembre del 2010 con l’accusa di diffusione propagandistica e cospirazione col fine di mettere in pericolo la sicurezza dello stato. Ha due figli, recentemente ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le vessazioni dello stato iraniano contro la sua famiglia.
Jafar Panahi è nato nel 1960, è regista e sceneggiatore. Con il film “The White Balloon”, ha vinto la Caméra d’Or al festival di Cannes del 1995. Temi ricorrenti dei suoi film sono le difficoltà e le avversità che incontrano i bambini, l’impoverimento e la condizione delle donne in Iran. E’ stato arrestato nel Marzo del 2010 e quindi condannato a sei anni di prigione e a un divieto per 20 anni di dirigere qualsiasi film o lasciare il paese. Il suo ultimo film “This is not a film” è stato contrabbandato dall’Iran al festival di Cannes del 2011 su una penna USB inserita in una torta.
I due attivisti iraniani sono stati candidati dai gruppi Socialisti, Democratici, Liberali e libere alleanze dei gruppi dei Verdi al Parlamento europeo, nonché da José Ignacio Salafranca, Emar Brok e altri 11 membri dell’Europarlamento, insieme agli altri due finalisti Ales Bialiatski e le Pussy Riot. Ai due vincitori andrà un premio in denaro di 50.000 €, importante seppur magra consolazione per chi giorno per giorno ha rischiato la sua vita e la libertà.
