Il premio Sakharov riconosce l’impegno di personalità di spicco distintesi nella lotta contro l’intolleranza, il fanatismo e l’oppressione. Seguendo l’esempio di Andreï Sakharov, i vincitori del premio a lui intitolato testimoniano di quanto coraggio sia necessario per difendere i diritti dell’uomo e la libertà di espressione.
La vincitrice del premio Sacharov 2009, Lyudmila Alexeyeva, è stata recentemente arrestata e poi rilasciata a Mosca. Il 31 dicembre 2009 la polizia di Mosca ha arrestato 50 manifestanti che protestavano contro il governo ed esercitavano il loro diritto di libera espressione. Fra loro c’era anche l’82enne Lyudmila Alexeyeva, che ha ricevuto in dicembre il premio europeo per i diritti umani.
Questo dice molto sull’importanza della libertà di pensiero e sul riconoscimento da parte delle istituzioni.
La Commissione Europea sta scegliendo la personalità cui assegnare il premio per l’anno 2010.
Tra i candidati:
Morgan Tsvangirai (leader dell’opposizione al regime di Mugabe in Zimbabwe);
Ingrid Betancourt,
Dalai Lama,
Ahmad Shah Massud, (comandante afghano ucciso in un attentato il 9 settembre 2001).
