28.12.2008 L’Imam siciliano della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana Yusuf Abd al-Hady Dispoto a Siracusa con il Rabbino di Ferrara Luciano Caro e il docente dell’ISSR San Metodio Don Santino Fortunato nell’ambito del convegno Le Religioni del Libro e la sopravvivenza dello Spirito, che ha luogo alle ore 18 presso la Chiesa di San Martino. L’incontro è organizzato dalla Parrocchia di San Martino, dall’Istituto Mediterraneo di Studi Universitari e dall’associazione culturale Kairòs in memoria di Monsignor Sebastiano Gozzo, esempio di apertura ecumenica al dialogo religioso.
Yusuf Abd al-Hadi Dispoto, responsabile della sezione di Agrigento della COREIS Italiana, torna dunque nel capoluogo aretuseo, dove l’11 dicembre è stato insignito del Premio Archimede per il Dialogo Interreligioso. “Siracusa si conferma crocevia del dialogo tra le fedi e centro del confronto interculturale”, dice l’Imam, “valorizzando una vocazione interreligiosa che del resto condivide con tutta la Sicilia. La mia relazione ha come titolo Il deposito sacro e vuole essere un piccolo contributo allo sforzo di quanti custodiscono la sacralità del patrimonio spirituale in ogni contesto confessionale, mantenendo la Rivelazione divina pura da ogni tentativo di infiltrazione ideologica, politica o individualistica”.
“Naturalmente non pensiamo che i credenti debbano isolarsi idealisticamente dal mondo in cui vivono”, interviene Maryam, la moglie dell’Imam Dispoto. “Siamo molto sensibili a ciò che accade in questi giorni in Terra Santa, con la ripresa delle ostilità a Gaza e la moltiplicazione delle vittime innocenti. Crediamo che lavorare per il dialogo interreligioso e interculturale costituisca la risposta migliore al dilagare dell’odio e della violenza. La COREIS Italiana si impegna da decenni affinché in Italia non venga alimentata la confusione tra spiritualità e ideologia, ma anche perché il dialogo porti alla conoscenza e al rispetto reciproco”.
Ieri è morto, all’età di 81 anni, il politologo americano Samuel Huntington, teorico dello scontro di civiltà. Commenta l’Imam Dispoto: “L’auspicio della COREIS Italiana è che le tesi controverse di Huntington possano costituire un antidoto efficace per esaurire e scongiurare in anticipo, su un piano intellettuale e spirituale, il rischio di uno scontro di civiltà. Ne sarebbe lieto anche il professore statunitense, che sicuramente non auspicava tale scontro, ma ne denunciava il rischio per evitarlo. D’altro canto, le differenze possono convivere armoniosamente in una prospettiva di unità fraterna. Lo stesso sole illumina Oriente e Occidente, un Unico Dio veglia su tutti gli uomini, ebrei, cristiani o musulmani che siano”.
Yunus Distefano
Portavoce e responsabile per le relazioni con la stampa
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