Azioni UNESCO ed ICCROM (International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property), per la salvaguardia del Patrimonio Culturale dell’Umanità.

Si è svolta presso l’Università di Catania, Facoltà di Scienze Politiche, all’interno del Corso Internazionale per la valorizzazione e gestione dei siti del Patrimonio culturale Mondiale, una attenta e appassionante lezione che ha ripercorso le tappe della crescente importanza di una concreta protezione dei Beni Culturali e della loro concezione non solo in quanto testimonianza ma come risorsa economica per un territorio. Iter che ha sottolineato l’incastro inevitabile tra coinvolgimento degli attori locali e la capacità di rendere internazionale,“universale” un bene per assicurarne un’adeguata protezione attraverso la valorizzazione. L’assunto che ne deriva è che maggiore è la “visibilità” di un sito o di un bene immateriale, maggiore sarà inevitabilmente la sua valenza anche economica e quindi la sua salvaguardia. Una visione promossa costantemente dall’ICCROM che si occupa in tutto il mondo di formare adeguatamente su standard internazionali le popolazioni locali, condividendone il percorso di tutela, monitoraggio e promozione delle risorse culturali. Missione condivisa da Ray Bondin, Presidente del CIVVIH ( International Committee on Historic Towns and Villages) e direttore del Comitato Scientifico del corso che ha sottolineato la straordinarietà dell’evento e ribadito la necessità di un’adeguata offerta formativa che consenta alla Sicilia di far tesoro del proprio straordinario patrimonio. Francesco La Rocca, Presidente di Etnos, società promotrice dell’iniziativa, nel ringraziare i partecipanti e la Facoltà di Scienze Politiche che ospita il corso, ha evidenziato l’importanza di preparare adeguatamente in primis i decision maker, chi gestisce e gestirà la cosa pubblica e quindi anche dei beni che sono il frutto di generazioni, il tesoro del tempo. Di qui l’auspicio di continuare a lavorare in sinergia con gli Enti coinvolti per far maturare la nostra cultura sui beni culturali. Puntando in maniera crescente sul nostro patrimonio materiale e immateriale, su i nostri “saperi” che sono poi la nostra vera identità, che sola ci consente di navigare sulla globalizzazione. La Prof. Francesca Longo, Vice Preside di Scienze Politiche, ha sottolineato l’importanza della valenza diplomatica e politica di un percorso di riconoscimento del “patrimonio” culturale auspicando il proseguimento di una naturale ed efficace collaborazione con la Facoltà.

 

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