[Fonte: Unioncamere]http://asbl.unioncamere.net/index.php?option=com_content&view=article&id=430:i-partenariati-europei-per-linnovazione-eip&catid=103:innovazione&Itemid=199]
Open space presso EUROPE DIRECT CATANIA 14/07/2014 – dalle ore 09.30 alle 12.30
I Partenariati Europei per l’Innovazione (EIP) sono stati lanciati dalla Commissione grazie al lavoro svolto dalla Direzione Generale Ricerca e Innovazione, europea nell’ambito dell’iniziativa “Unione dell’Innovazione” per trovare soluzioni innovative a grandi sfide sociali quali il cambiamento climatico, l’energia, la sicurezza alimentare, la salute e l’invecchiamento della popolazione. Essi consentono di riunire soggetti di ambiti politici, settori e Paesi differenti al fine di integrare o avviare iniziative, tanto sul versante della domanda, quanto su quello dell’offerta, lungo l’intero ciclo della ricerca e dell’innovazione.
Obiettivi
I partenariati europei per l’innovazione non rappresentano uno strumento nuovo, ma una modalità organizzativa che consente di semplificare e ottimizzare il funzionamento degli altri partenariati e di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dall’Unione europea tramite i programmi dedicati alla ricerca e all’innovazione.
Le partnership per l’innovazione non si focalizzano solo sugli aspetti finanziari, ma si occupano anche di individuare eventuali gap nella legislazione europea esistente, proponendo le modifiche necessarie a renderla più funzionale agli obiettivi da raggiungere nel settore di riferimento.
Essi non ricevono né gestiscono direttamente fondi europei, né possono apportare modifiche alla normativa vigente, ma rispetto al tema di riferimento rappresentano una piattaforma per la definizione di un quadro unitario e coerente che illustri come utilizzare i finanziamenti europei e come migliorare la legislazione per ottimizzare i risultati lungo tutta la catena dell’innovazione.
I partenariati europei per l’innovazione avranno inoltre l’obiettivo di aumentare l’impatto delle azioni finanziate nell’ambito del programma Horizon 2020 e di offrire nuovi contributi alla definizione delle priorità in esso contenute, attraverso l’esperienza acquisita durante l’attuazione delle diverse azioni svolte all’interno del partenariato.
Ogni partenariato è guidato da un gruppo direttivo presieduto dal Commissario o dai Commissari europei responsabili del settore o delle aree interessate. A questi si aggiungono rappresentanti degli Stati membri, membri del Parlamento europeo, imprenditori, ricercatori, società civile e altre parti interessate.
Per quanto riguarda l’organizzazione di tali gruppi, è necessario che vi siano una certa flessibilità, una competenza multisettoriale e un legame concreto tra ricerca e sviluppo, innovazione e esigenze dei consumatori finali e del mercato. Il numero dei membri che compongono il gruppo direttivo non è predefinito,ma è basato sulle specifiche di ogni partenariato ed è tale da garantirne la gestibilità Se necessario, possono essere costituiti dei gruppi operativi competenti per specifiche aree di attività. In alternativa, si può ricorrere alla già esistente piattaforma tecnologica europea o alle piattaforme degli Stati membri, al fine di evitare la proliferazione di nuove strutture.
Tematiche e iter normativo
I temi oggetto delle EIP vengono individuati dalla Commissione europea, di concerto con il Parlamento europeo e il Consiglio, secondo linee guida e criteri selettivi predefiniti. Una volta che il gruppo direttivo, in collaborazione con gli stakeholders, ha sviluppato un piano d’attuazione strategico del partenariato, questo passa all’esame del Parlamento e del Consiglio per la sua approvazione.
La prima tematica scelta dalla Commissione europea è stata quelladell’invecchiamento attivo e in salute (AHA) rispetto alla quale è stato inizialmente lanciato un progetto pilota, seguito nel febbraio 2012 da una comunicazione relativa all’attuazione del partenariato.
Contemporaneamente, sono stati avviati anche due nuovi partenariati europei: uno sulle materie prime e l’altro sulla sostenibilità e la produttività dell’agricoltura.
Inoltre, nel 2012, la Commissione europea ha pubblicato due ulteriori comunicazioni, una dedicata al Partenariato europeo per l’Acqua, operativo dal 2013, l’altra al Partenariato europeo per le città e comunità intelligenti.
L’adesione all’EIP può avvenire a vario titolo in base alla natura del soggetto e a quella che sarà la sua funzione nel partenariato. Concretamente, viene messa a disposizione degli stakeholder una piattaforma informatica che illustra le varie modalità di partecipazione e attraverso la quale è possibile manifestare il proprio interesse.
Oltre ad avere un ruolo d’iniziativa, la Commissione europea interviene come facilitatore durante il periodo di programmazione e una volta avviate le attività si occupa del loro monitoraggio.